Gentilissimi,
la Fondazione Micoli Toscano sta gestendo nella casa di riposo di Castions di Zoppola una situazione la cui complessità sanitaria e sociale è nota a tutti, anche dalla lettura dei media.
Viviamo una realtà che nel microcosmo della casa di riposo è specchio fedele di quanto accade nelle nostre città e paesi, in misura più o meno analoga ma con numeri diversi. Improvvisamente stiamo sperimentando una situazione che non era prevedibile e alla quale non eravamo preparati.
Se è vero infatti che una situazione emergenziale interna avrebbe potuto sempre riguardarci e per quella abbiamo comunque strumenti e protocolli per affrontarla, ci troviamo nella condizione che la nostra è l’emergenza dei territori, locale e nazionale.
Le soluzioni codificate nei nostri protocolli operativi a cui avremmo fatto ricorso quando l’emergenza avesse travalicato le nostre possibilità, non sono più facilmente percorribili, stante l’emergenza che vivono le strutture ospedaliere. In questo quadro, comprendiamo l’ansia che vivono le famiglie nell’attendere notizie e sperare che quelle positive prevalgano su quelle meno buone. Ho ricevuto in queste giornate di crescente preoccupazione richieste da più parti di un’adeguata informazione. Inizialmente avevamo delegato al servizio infermieristico interno la divulgazione delle notizie ma il diffondersi della condizione di positività in un certo numero di ospiti, il venir meno dal servizio attivo, di una parte del personale o perché positivo al virus o per l’attuazione delle quarantene di legge (condizione che ha riguardato anche alcuni dei responsabili dei servizi), ha fatto si che si desse prevalenza alle attività essenziali riguardanti la puntuale assistenza agli ospiti, comprimendo il tempo per la parte divulgativa della situazione.
D’altra parte i protocolli sanitari vorrebbero che qualora ad un ospite venisse riscontrata una condizione di positività, l’adeguata informazione alle famiglie venisse dal medico di medicina generale, che ne riceve notizia congiuntamente alla casa di riposo. Tuttavia, in particolare nel precedente fine settimana, gli infermieri professionali, nonostante le aumentate incombenze, hanno risposto a tutti quelli che hanno ritenuto di chiedere notizie (circa un centinaio di telefonate).
Al fine di evitare quindi la necessità di distogliere una parte del loro tempo dalle attività a vantaggio degli ospiti, abbiamo istituito un canale comunicativo sul nostro sito www.micolitoscano.it che in apposita sezione, riporterà gli aggiornamenti giornalieri della situazione operativa della casa di riposo in generale, non potendo ovviamente entrare nello specifico di singole situazioni personali. Per coloro che non potessero utilizzare i canali informatici, abbiamo previsto l’invio tramite appositi canali telefonici delle suddette informazioni.
Confidiamo nella comprensione di tutti sullo sforzo organizzativo ma in particolare su quello assistenziale che si sta svolgendo in questo momento da parte di tutti coloro che operano a vantaggio degli anziani ospiti.
Grazie,
IL DIRETTORE GENERALE
dr. Ludovico Cafaro
AGGIORNAMENTO 11 APRILE 2020
In un tempo diverso, questi giorni erano caratterizzati dal prepararsi per le festività della Pasqua. I nostri ospiti della casa di riposo e i piccoli alunni della scuola Favetti sarebbero stati intenti alle loro quotidiane occupazioni, nel fervore dell’attesa della festa. Quest’anno registriamo solo una lunga vigilia di “passione”, in attesa che la Pasqua, nel senso etimologico del termine, ci consenta di “passare oltre”, verso una condizione di maggiore serenità. La situazione che rappresenta l’andamento della epidemia da Covid 19 è nei numeri che, nei limiti del possibile, quotidianamente teniamo aggiornati. Negli ultimi tempi rileviamo che la collaborazione con l’Azienda Sanitaria “Friuli Occidentale” di Pordenone è continua ed è di conforto per gli operatori nell’espletamento delle loro prestazioni. Il Medico inviato dall’Azienda sanitaria ed inostri infermieri professionali, con il coordinatore infermieristico, tengono monitorata la condizione degli ospiti. Nella giornata di venerdì 10 aprile un medico virologo dell’Azienda sanitaria pordenonese, accompagnato da altri referenti dei servizi, ha tenuto un incontro con il personale in merito alla gestione Covid e all’utilizzo dei DPI specifici. La dedizione con cui l’intero personale presente, dai responsabili dei servizi, agli infermieri, fisioterapisti, OSS, addetti ai servizi generali (cucina, lavanderia, pulizie, ecc), manutentori, impiegati amministrativi, nessuno escluso, svolge le proprie mansioni è di conforto per il buon esito dell’attuale epidemia. Intanto vengono eseguiti, anche ripetendoli a distanza di giorni, su richiesta interna e previa valutazione anche autonoma del Dipartimento di prevenzione, i tamponi utili a rilevare la positività o negatività degli ospiti e degli operatori.
Permane la necessità di procedere a ricoveri ospedalieri quando le condizioni non siano più tali da consentire la gestione in struttura. Non abbiamo registrato nessun decesso nelle ultime 72 ore.
Di tutto il personale operante in struttura è costantemente inviata in Azienda Sanitaria la situazione aggiornata riguardante il numero dei positivi, il numero di assenze per malattia, L.104, altro, ecc. per la dovuta vigilanza del Dipartimento di Prevenzione, cui compete l’assunzione degli adempimenti del caso.
Il Comune di Zoppola, la cui collaborazione in questo momento si rivela molto efficace, ci ha costantemente inviato tutti i DPI che è riuscito a procurare, ovviamente insufficienti per la quotidianità ma comunque utili a superare situazioni a volte difficili. E’ da dire che per quest’ultimo problema, il reperimento di mascherine chirurgiche, Ffp2, Ffp3, visiere, guanti, camici, tute, ecc., oltre che essere molto oneroso, presenta difficoltà a volte insuperabili, a causa delle forniture, il più delle volte annunciate e poi rimandate. E’ per questo che la collaborazione di tutti, Comune, Volontari, Protezione civile, singoli cittadini, Associazioni locali, rappresenta per la Fondazione un aiuto prezioso per superare le molteplici difficoltà che quotidianamente si presentano.
In questo momento, come anche si rileva dalla lettura dei dati riferiti agli ospiti presenti in struttura, abbiamo un certo numero di posti letto liberi. La scelta che abbiamo fatto è stata quella di non occuparli con nuovi ricoveri, innanzitutto per garantire la sicurezza dei residenti e poi per evitare situazioni di possibile insicurezza per gli eventuali accolti; tuttavia questa scelta pesa molto sul bilancio della struttura che all’inizio dell’anno non era stato certo formato tenendo conto di un’emergenza di la da venire ed inimmaginabile per tutti.
Dobbiamo dire grazie a chi sta promuovendo raccolte di fondi a vantaggio delle attività della Fondazione, sia per la casa di riposo la cui difficoltà economica è quella sopra detta, ma anche per la Scuola Favetti, le cui attività sono oramai ferme dalla fine di febbraio seppure docenti, educatrici e chi ha l’incarico del coordinamento, sono costantemente in contatto fra loro e con le famiglie.
In conclusione vogliamo ringraziare tutti coloro che disinteressatamente hanno dimostrato la loro solidarietà, sia con manifestazioni materiali, come promuovere raccolte fondi o donazioni di materiale tecnologico, o in altro modo anche solo con manifestazioni di vicinanza e di appoggio morale, tali da farsi sentire vicini agli operatori e agli ospiti. Continueremo a tenere aggiornate, nei limiti del possibile, queste pagine per diffondere l’informazione più utile per le famiglie e per quanti sono in apprensione per la salute dei nostri anziani.
Grazie.
IL DIRETTORE GENERALE
Ludovico Cafaro
AGGIORNAMENTO 13 APRILE 2020
La giornata di oggi fa registrare purtroppo il decesso di due ospiti che erano stati ricoverati nei giorni scorsi, uno con una condizione di negatività ed uno positivo. Purtroppo l’età avanzata o comunque la presenza di polipatologie non aiuta a risolvere le problematiche che l’infezione genera.Sempre oggi abbiamo registrato con soddisfazione la notizia giunta dal Dipartimento di Prevenzione della guarigione di due ospiti ricoverati in ospedale, che, sottoposti a due tamponi consecutivi, sono risultati entrambi negativi. Al momento gli ospiti positivi presenti in struttura sono 24 mentre 17 sono ricoverati in ospedale. Altri 2 ospiti si trovano ricoverati per altre patologie. Nella sottostante tabella vengono riportati questi ed altri dati.
In mattinata si è riusciti ad organizzare vari spostamenti degli ospiti; in diverse camere è stata anche eseguita la sanificazione ambientale con la macchina ad ozono.
In questo momento tutti i positivi sono collocati all’interno del nucleo Venere Covid 19.
Il Dipartimento di prevenzione ha comunicato il risultato di altri 2 tamponi riguardanti un’infermiera professionale ed un’ospite, entrambi risultati negativi.
L’intero team di coordinamento dei servizi è stato presente in struttura durante le feste di Pasqua per la gestione complessiva dell’attività della struttura e a supporto del personale in turno.
Il Medico inviato dall’Azienda sanitaria è stato anche oggi in struttura per larga parte della giornata, monitorando tutti i 24 pazienti del reparto Covid 19 e rilevando una situazione stazionaria rispetto a ieri.
in accordo con i rispettivi medici di medicina generale, ha visitato anche ospiti della zona non Covid, proponendo l’aggiornamento di diverse terapie. Ha inoltre avuto colloqui telefonici con alcuni parenti degli ospiti.
In mattinata, al Medico inviato dall’Azienda sanitaria si è aggiunto anche a supporto, per il rilevamento dei parametri vitali degli ospiti, un infermiere professionale inviato dalla Protezione Civile Nazionale, sottoposto anch’egli a tampone prima di iniziare l’attività e risultato negativo. Nella giornata di domani, dopo la valutazione delle competenze della nuova unità infermieristica, i responsabili dei servizi individueranno altre attività specifiche.
Alle ore 14 di oggi si è tenuto un “briefing” con il personale infermieristico e socio-sanitario presente, per ricapitolare e ricordare le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da Sars-CoV-2 nelle strutture residenziali sociosanitarie, emanate dall’Azienda sanitaria pordenonese, dalla Direzione centrale salute politiche sociali e disabilità della Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Istituto Superiore di Sanità.
E’ stato, fra l’altro, ricordato a tutto il personale l’importanza del rispetto delle norme igieniche, le regole di vestizione – svestizione, l’utilizzo corretto dei DPI, come peraltro risultante dalle indicazioni sopracitate.
Domani alle 11.30 si riunisce l’equipe per l’abituale analisi dell’attività sanitaria e socio-sanitaria.
IL DIRETTORE GENERALE
Ludovico Cafaro
AGGIORNAMENTO 28 MAGGIO 2020
Visite agli ospiti
Cerchiamo di fare chiarezza, fra i vari DPCM nazionali e le Ordinanze regionali, sulla possibilità di accedere alla struttura per fare visita ai propri parenti o amici qui ospitati. Va ricordato che la Regione FVG, alla data odierna, ha preannunciato disposizioni tendenti a chiarire e disciplinare tali possibilità. In attesa di tali novità, al momento la situazione è la seguente:
Il DPCM del 26 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, all’Articolo 1 “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, alla lettera x) prevede: “x) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.
Il medesimo decreto prevede poi all’articolo 10 “Disposizioni finali”: “1. Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 4 maggio 2020 in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020, … (omissis)”.
Con Ordinanza contingibile e urgente n. 12/PC del 3 maggio 2020, avente ad oggetto “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha emanato ulteriori misure, tra le quali non si rinvengono disposizioni circa la possibilità di accesso alle case di riposo da parte di eventuali visitatori. Al punto 25 di detta Ordinanza si legge “25. che per quanto non disciplinato dalla presente ordinanza si applica il DPCM 26 aprile 2020”.
Il DPCM del 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, all’articolo 1, lettera bb) prevede:
“bb) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalita’ e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, e’ limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che e’ tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.
Il medesimo decreto prevede poi, all’articolo 11 “Disposizioni finali”: “1. Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 18 maggio 2020 in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 e sono efficaci fino al 14 giugno 2020”.
Quindi, al momento, in attesa che intervengano ulteriori disposizioni normative, deve ritenersi che fino al 14 giugno 2020 sussista la limitazione all’accesso alla struttura a quei soli casi per i quali vi sia il nulla osta sanitario.